L’Arancio dolce (Citrus sinensis) è l’agrume più coltivato nel mondo. E’ originario del Vietnam, dell’India e della Cina meridionale. Gli alberi hanno una chioma compatta e possono raggiungere gli 8-10 metri di altezza. Le foglie lucide presentano un picciolo leggermente alato. I fiori sono bianchi e profumati; possono essere singoli o riuniti in gruppi fino a sei per infiorescenza.
L’Arancio amaro (Citrus aurantium) è originario dell’Asia (Cina). Le foglie hanno colore verde intenso e sono appuntite all’apice, provviste di grandi alette sul picciolo. I rami più vigorosi sono molto spinosi; I fiori sono bianchi e molto simili a quelli dell’Arancio dolce, come i frutti che però sono più rugosi e ricchi di oli essenziali. La polpa è acida, amarognola e ricca di semi.
DOLCE O AMARO?
Entrambi i tipi di arancio sono utili in fitoterapia, ma si utilizzano parti differenti delle due varietà. Dell’arancio dolce si utilizzano i frutti maturi e la corteccia. Dell’arancio amaro, invece, vengono impiegate le foglie, la scorza dei frutti e i fiori raccolti prima dell’apertura.
Ricco di olio essenziale e vitamine ( la vitamina C – A – PP- e gruppo B) è un ottimo rimedio per chi soffre di carenza vitaminica o è convalescente. L’arancio amaro è sedativo ed antipiretico.
IMPIEGO
L’infuso di fiori e foglie di arancio amaro è suggerito agli insonni ed ipertesi; quello di scorze agevola la digestione. Il consumo del frutto fresco aiuta in caso di raffreddamenti e fragilità capillare. L’olio essenziale si ricava per spremitura dalle scorze dei frutti, per distillazione dai fiori ( olio essenziale di neroli) e dalle foglie. Il buon profumo dell’essenza esercita sul sistema nervoso un’azione calmante, inducendo serenità e sentimenti positivi. E’ utile per l’ansia, l’agitazione, il nervosismo, l’insonnia, la tristezza, ma è utilizzato anche in cosmesi depura la pelle e l’abbellisce. L’olio essenziale si può usare in bagni, pediluvi, fumigazioni, massaggi ( diluito in un olio vettore).
A presto!